Marina di Alberese, la spiaggia delle volpi

La Toscana offre dei paradisi naturalistici veramente meravigliosi. La mano dell’uomo è intervenuta solo per decidere che dovevano essere preservati, riserve protette, e pertanto ha creato per loro parchi e oasi naturalistiche. All’interno di questi parchi l’uomo può accedere, e se il parco comprende un tratto di costa può anche andare al mare. E non è poco prendere il sole e fare il bagno in luoghi di così straordinaria bellezza.

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La spiaggia di Marina di Alberese

Il Parco della Maremma è uno di questi luoghi in cui la mano “buona” dell’uomo è arrivata prima di ogni speculazione edilizia. L’accesso al parco, a Marina di Alberese, è anzi regolamentato, in modo che oltre un certo quantitativo di auto non possa arrivare fino in spiaggia. Il viale che si percorre dalla sbarra di accesso fino al mare è un bel rettilineo nel verde che attraversa dapprima un paesaggio coltivato, aree di pascolo per le vacche maremmane e per i cavalli allo stato semibrado, dopodiché si inoltra nel bosco, che ci accompagna fino in spiaggia, letteralmente.

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Il mare visto da dentro una capanna. Marina di Alberese

Essendo un parco, l’area è attrezzata con un centro visitatori completo di servizi igienici e punto ristoro, che si trova nel fitto della boscaglia, raggiungibile attraverso un sentiero che passa nel bel mezzo della macchia mediterranea, tra mirti in fiore le cui foglie profumano l’aria e il canto delle cicale.
E poi ci sono loro. Le volpi.

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La prima volta che sono stata qui ad Alberese, in molti mi hanno chiesto se le avessi viste. Così avevo scoperto che la foresta è abitata e che le sue abitanti spesso si spingono a riva. L’anno scorso non ero stata fortunata, ma quest’anno sì: mi sono ritrovata una volpina proprio all’interno della capanna che avevo scelto come ricovero. Ho aperto gli occhi tra un sonnellino dopo il bagno e l’altro e me la sono trovata lì davanti, bella accoccolata tranquilla. Quando ha visto che mi ero svegliata e la guardavo, lei con tutta calma è uscita dalla capanna, si è stiracchiata un attimo al sole, e poi se n’è tornata nel folto della boscaglia. Pelo rosso chiaro, di piccole dimensioni, musetto a punta e occhi a fessura, sguardo sornione per nulla intimorito.
Ooh! Io in brodo di giuggiole! Una volpina così vicina! E per nulla spaventata dalla presenza umana! Uhm.. ci dev’essere qualcosa sotto. Cosa spinge le volpi a scendere in spiaggia e ad avventurarsi tra I bagnanti? La risposta, molto prosaica, arriva pochi giorni dopo:

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La volpe ha fatto la spesa... 😉

Le volpi di Marina di Alberese hanno imparato che se si avvicinano la gente potrebbe dar loro qualcosa da mangiare: e allora, come la volpe de Il Piccolo Principe, giorno dopo giorno si avvicinano di più perché prendono fiducia, ma al tempo stesso addomesticano gli uomini, che per farle avvicinare offrono loro del cibo. Siccome sono cacciatrici, però, se nessuno dà loro da mangiare se lo procurano da sé. Perché ormai hanno capito che questi buffi bipedi che stanno immersi nell’acqua per metà giornata e per l’altra metà stanno sdraiati al sole, hanno con sé del cibo, ma non vi prestano tanta attenzione. Le volpi sono astute di natura, come ci insegnano le favole da Esopo in poi.
E così può succedere che qualche bagnante di ritorno dal bagno, affamato, non trovi più il suo panino. Da qualche parte nella foresta, sotto un tronco crollato di pino, nascosta da arbusti di lentisco, una volpe lo sta mangiando per lui.

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Marina di Alberese: la foresta arriva direttamente in spiaggia

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