Sei in macchina, stai andando verso Tarifa, ti sei lasciata alle spalle, con un po’ di riluttanza, Gibilterra, perché altrimenti non saresti riuscita a fare tutto, e percorri gli ultimi km che ti separano dalla prossima tappa, Tarifa. Ed è così, che dietro una curva, finalmente, ti appare. Non l’hai mai vista, ma sai che è lei. Un promontorio come tanti, separato da te dal mare e dalla foschia. Potrebbe essere una baia? No, perché è proprio davanti a te, a sud, e non c’è niente nel mezzo che possa far pensare a una penisola.
È l’Africa, Dolcezza. Non ti aspettavi di vedere uno sperone roccioso? Effettivamente no. Pensavi che l’Africa fosse solo piatto deserto? Mah, in realtà non sapevo cosa aspettarmi. Ma fatto sta che l’ho riconosciuta subito, l’Africa.
Arriviamo a Tarifa, che ci accoglie con la vista dei 10 km di playa Los Lances, la spiaggia preferita dai surfisti.
Tarifa è il punto più vicino all’Africa. È il vero attraversamento delle Colonne d’Ercole, è il punto in cui le acque del Mediterraneo e quelle dell’Oceano Atlantico si incontrano. A separarle, la Isla de las Palomas, un isolotto fortificato che fa davvero da spartiacque: a est un verde Mediterraneo vuole dimostrare all’Oceano di essere altrettanto forte e vigoroso, e perciò batte la costa con onde potenti; a Ovest l’Oceano è il luogo privilegiato per il Kyte Surf e per tutti quegli sport estremi che si nutrono di vento e flutti. In mezzo stiamo noi che dalla terraferma cerchiamo di raggiungere l’isoletta.
Un vento così credo di non averlo mai patito. Ma una tale soddisfazione, la gioia di essere in un posto così particolare, unico al mondo, decisamente mitico, fanno superare la fatica di restare in piedi, il dolore alle orecchie, il freddo che squassa e la sabbia negli occhi.
L’Africa è là, oltre il faro del porto. Vedo ancora per poco la silhouette del suo promontorio, prima che la foschia se lo mangi del tutto. Domani andremo a Tangeri. E io sono emozionata come poche altre volte prima d’ora: non capita tutti i giorni di attraversare le Colonne d’Ercole.
La prima volta che vidi l’Africa

Come amo questo luogo..
Da ieri lo amo anch’io ☺