Passeggiate a Ponente. 52 itinerari nelle province di Imperia e Savona, di Ferdinanda Fantini e Gian Carlo Ascoli non è il solito libro sull’entroterra.
No. E’ un libro scritto da chi ama il proprio territorio, lo conosce come le sue tasche e non perde occasione per esplorarlo sempre più a fondo. Non solo, ma vuole condividere con altri, con quanti più possibile le proprie esperienze, nella speranza di far conoscere sempre meglio il territorio non solo a chi viene in Liguria in vacanza, ma soprattutto a coloro che in Liguria abitano, vivono e lavorano.

Perché tenere in libreria la guida ai trekking “Passeggiate a Ponente”

La Liguria di Ponente non è solo bel mare e belle coste, non è solo Sanremo-Imperia-Alassio-Albenga, non è solo Riviera dei Fiori, ma ha un entroterra fatto di paesini sorti in età medievale e di percorsi di mezzacosta e di crinale ancora più antichi che chissà a quando risalgono! I nostri autori ci invitano perciò a indossare le scarpe da trekking e l’abbigliamento adeguato, a dotarci di macchina fotografica per catturare gli scorci migliori e ad incamminarci lungo alcuni di questi sentieri.
Il Ponente Ligure è ricco di percorsi trekking curati dal CAI. Questo perché il territorio è percorso da strettissime valli costellate oltre che di borghi anche di piccole tracce antropiche: una cappella, magari affrescata; una casella, ovvero un ricovero per gli attrezzi in pietra a secco; un rifugio risalente alla Seconda Guerra Mondiale e alla guerra partigiana; un piccolo ponte di pietra. Sono elementi del territorio talmente minuscoli e puntiformi, epperò preziosi, di cui è importante mantenere viva la conoscenza. I percorsi CAI di trekking sono preziosissimi in tal senso, perché uniscono al piacere dell’esplorazione dei boschi e delle alture anche una componente culturale.
⇒ per approfondire: A zonzo nell’entroterra imperiese
⇒ per approfondire: Esplorando l’entroterra di Imperia tra oliveti, fasce e chiesette dimenticate
“Passeggiate a Ponente” accoglie percorsi che hanno sempre una matrice culturale: che si tratti di una chiesina nel bosco, come nel caso di Sant’Anna di Vasia nell’entroterra di Porto Maurizio, o su un’altura, come il Santuario della Madonna del Piano a Tavole, poco oltre Valloria, sempre nell’entroterra di Porto Maurizio, ma più all’interno, il percorso include sempre un luogo importante per la storia del territorio. Da questo punto di vista il percorso tra le Grotte dei Balzi Rossi e il giardino di Villa Hanbury a Ventimiglia è pazzesco: partendo dal più importante sito preistorico del Ponente Ligure (ma probabilmente anche d’Italia) si arriva allo splendido orto botanico voluto nella seconda metà dell’Ottocento da Sir Thomas Hanbury che a Ventimiglia aveva trovato la sua seconda patria e che magnificò con ogni sorta di opere evergetiche.

⇒ per approfondire: Lungo la via dell’olio nell’entroterra di Imperia: Dolcedo e Valloria
⇒ per approfondire: Valloria, il paese delle porte dipinte
Per farla breve, è interessantissimo intraprendere qualche sentiero, qualche camminata per vedere l’entroterra nascosto e sconosciuto. Ora, aver trovato questo libro ci spalanca ulteriori porte e ci ispira nuove idee. Abbiamo già stilato un primo elenco dei percorsi che sicuramente intraprenderemo e di cui daremo dettagli e descrizione prossimamente su questo blog. Per ora apprezziamo questo volumetto, questa pratica guida che descrive bene il percorso, indica quali segnali troveremo lungo la via, focalizza l’attenzione sulle bellezze artistiche, storiche e naturalistiche nascoste nel sottobosco e dà alcuni ragguagli in più sui luoghi più importanti fornendo, sempre, la bibliografia essenziale.

L’autunno alle porte ben si presta, come stagione, a passeggiate di questo tipo. Il clima mite di questa fetta di Liguria fa sì che ottobre e novembre regalino ancora calde giornate di bel tempo, ideali per camminare. I sentieri di Liguria sono davvero eccellenti, mai troppo erti, e soprattutto sono ben segnalati dai segnali CAI. Quelli raccolti in “Passeggiate a Ponente” sono senza dubbio i più interessanti e spettacolari. Io, per esempio, ho percorso un cammino di 5 ore ad anello con partenza da Lucinasco e apice sul Monte Acquarone e la Strada Marenca: un itinerario straordinario, tra chiesette antiche, caselle e greggi di pecore (e di mucche) di cui si sente il passaggio a poche decine di metri da noi. Natura e cultura: il connubio perfetto per il trekking che io amo.
⇒ per approfondire: 5 ore di cammino tra boschi e chiesette: esplorando l’entroterra di Imperia
Ehh, ciao Marina e Lorenzo, bel libro… poi è uscito anche Passeggiate a Levante http://www.passeggiatealevante.it per completare la bella Liguria…
Ottimo! Grazie della segnalazione!